Riportare il focus sulla percezione del proprio corpo e dei propri vissuti anche sessuali all’interno della relazione di cura ha l’obiettivo di meglio comprendere la richiesta dell’altro, riconoscendo la sua soggettività.
Il piacere contemplato in ogni suo aspetto trova la sua controparte nella dimensione della rabbia e dell’aggressività, in una dialettica continua tra la dimensione della perdita del controllo su di sè, la sensazione di impotenza ed il bisogno di provare piacere, inteso sia come riconoscimento del proprio corpo e di quello altrui, sia come soddisfazione rispetto al lavoro come operatore.

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