Desiderio, piacere, sessualità, sono parole che rimandano al mito della genitalità, ad un’ideale di bellezza e di potenza.
La danza del corteggiamento, la scoperta del corpo altrui attraverso carezze sempre più intime, se riferiti al mondo dell’anziano, sembrano impossibili da rappresentare e perdono il loro valore.
Pregiudizio lontano e non corrispondente ad una fase della vita nella quale la sessualità continua a mantenersi espressione di investimento relazionale, anche all’interno di contesti socio-sanitari.
Questa giornata intende pertanto diffondere una nuova cultura centrata sul crollo del tabù dell’anziano asessuato, sulla consapevolizzazione dell’operatore della propria sessualità per poterla riconoscere nell’altro e sulla possibilità di distinguere tra ciò che è un comportamento sessuale patologico e ciò che, invece, è libera espressione di individualità fornendo  agli operatori strumenti di analisi per la comprensione e modalità di comportamento idonee, con uno sguardo particolare anche alla parte legislativa.

Obiettivi formativi
Preparare adeguatamente gli addetti ai lavori a una corretta gestione delle dinamiche interpersonali, intrapersonali e sociali per affrontare serenamente ogni aspetto dell’assistenza donando dignità a chi la riceve.

Destinatari
Tutte le figure professionali sanitarie e assistenziali, assistenti sociali.

Responsabile scientifico
Maria Giovanna Anela, Direzione Sanitaria Residenza Anni Azzurri Ducale 2-3

Relatori e moderatori
Maria Giovanna Anela, Direzione Sanitaria Residenza Anni Azzurri Ducale 2-3
Luca Barcellini, avvocato
Erika Fava, Psicologa Residenza Anni Azzurri Palladio e San Lorenzo
Amurskaja Galia, Sessuologa Clinica

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