La sessualità nell’anziano. Il crollo di un tabù

Studi empirici indicano che le persone fisicamente sane restano sessualmente attive fino in tarda età, ossia fino ad oltre gli 80 anni.
E allora perchè perdura e risulta così radicato il pregiudizio che l’anziano sia asessuato o assolutamente scevro da pensieri di natura sessuale?
Maggiori complessità nell’accettazione della sessualità dell’anziano si registrano all’interno delle strutture socio-assistenziali e delle organizzazioni familiari, che manifestano importanti disagi nella gestione del comportamento sessuale dell’anziano.
Si presenta, pertanto, la necessità di sviluppare iniziative di formazione rivolte agli operatori sociosanitari e ai caregiver, al fine di creare un modello multidimensionale di cura e assistenza e fornire strumenti idonei per meglio comprendere ciò che l’anziano a livello simbolico esprime.

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