L’attuale difficile e complessa congiuntura economica ha indubbiamente ridotto l’entità delle risorse solitamente distribuite tra i settori che costituiscono la trama del tessuto sociale: istruzione, sanità, welfare, lavoro e impresa.
Alla luce di queste drammatiche restrizioni e del sovrapporsi di trasformazioni sociali e demografiche, sempre più articolate e dalle conseguenze difficilmente prevedibili, ogni idea d’intervento risolutore deve essere attentamente ripensata. Anche nella filosofia che le sottende.
L’impegno, da tutti dichiarato, di non ridurre il livello dei servizi, richiede, anzi, impone di fare di questo momento di crisi un’occasione di riflessione per enucleare strumenti idonei a un moderno assetto di crescita e proiezione verso un futuro sostenibile. Il ciclo vitale delle odierne comunità umane e sociali, di fronte alle sfide del momento, si trova infatti di fronte ad un bivio: la trasforma- zione per sviluppo o il collasso per entropia.
Nell’ambito di ogni livello, organizzativo e istituzionale, pubblico e privato, imprenditoriale e cooperativo, è sempre più forte lo sforzo di disegnare forme d’offerta rispondenti a bisogni di recente emersione e di ancora difficile lettura. Le stesse organizzazioni – del sociale, del lavoro, d’impresa – affrontano il compito ineludibile di pensare il proprio cambiamento/ciclo di vita: nuove forme di organizzazione, di decisione, di assestamento.
La spinta della crescente affermazione delle organizzazioni labour intensive basate sul capitale umano, permettono di valorizzare la frontiera più grande e ideale, ossia quella di dare efficienza al sistema migliorando il benessere organizzativo. Il convegno presenta alcuni degli aspetti rilevanti di tali cambia- menti in atto, delle soluzioni già realizzate per affrontarli e di quelle in studio con un focus – nel programma di oggi – prioritario sui processi di cura.
Informazioni
Largo Brambilla, 3 – Firenze