Le demenze costituiscono un incubo sociale, fiscale ed economico. Così, da Marc Wortmann, direttore esecutivo di Alzheimer’s Disease International (Adi), è stato definito l’impatto devastante delle demenze sugli ammalati, sulle loro famiglie, sulle comunità e sui sistemi sanitari nazionali.
La malattia di Alzheimer rappresenta il 50-60% delle varie forme di demenza: in Italia si stimano in 500.000 le persone colpite e si prevede che il numero raddoppierà entro il 2050.
Qui in Italia, dove la situazione demografica è davvero problematica, le demenze, per le loro caratteristiche d’infermità più ancora che di malattia, rappresentano una sfida particolare e impegnativa per le famiglie dei malati e per il Servizio Sanitario Nazionale.
Sono oggi disponibili terapie farmacologiche e non farmacologiche per controllare i sintomi, migliorare la qualità di vita e ritardare il momento del ricovero dei soggetti dementi. Inoltre le Regioni hanno approntato differenti tipologie di servizi per venire incontro alle esigenze dei malati e dei loro famigliari.